Alla vigilia del 6 agosto non si faceva altro che parlare di Green Pass e anche adesso il tema è al centro dell’attenzione.
Facciamo un po’ di ordine.
Il Decreto Legge n. 105 del 23/07/2021 ha introdotto in via definitiva la validità del Green Pass a partire dal 6 agosto 2021.

Quando e come si ottiene il GP?
Il GP si ottiene con il tampone antigenico, con il tampone molecolare, con la vaccinazione, con il certificato di guarigione.
Le differenze sono queste:

  1. Il tampone rapido antigenico o il tampone molecolare attivano il GP per 48 ore, dopodiché il GP non sarà più valido
  2. In caso di vaccino a doppia dose di somministrazione, dopo 15 giorni dall’effettuazione della prima dose di vaccino si attiva il GP che rimarrà valido fino al giorno della seconda dose di vaccino. Il GP si disattiva nel caso in cui non venga effettuata la seconda dose.
  3. La seconda dose di vaccino attiva il GP per i successivi 270 giorni (9 mesi).
  4. In caso di vaccino monodose di somministrazione, dopo 15 giorni dall’effettuazione della prima dose di vaccino si attiva il GP che rimarrà attivo per i successivi 270 giorni (9 mesi).
  5. Per chi è guarito da Covid, viene rilasciato dalla struttura o dal medico competente e ha validità 6 mesi.

Come scarico il mio GP?
Semplicemente dalla app “Immuni” o “Io” oppure sul sito con SPID su sito  www.dgc.gov.it, o facendolo stampare in una farmacia.

Quando è obbligatorio?
È obbligatorio per accedere in alcuni esercizi commerciali (ad esempio bar e ristoranti se si consuma al tavolo, al chiuso), a tutti gli eventi (sia all’aperto che al chiuso), fiere e in altri contesti.

È obbligatorio per tutti i lavoratori?
È obbligatorio per tutti i lavoratori dello spettacolo ed eventi “dal vivo”, in quanto l’allegato 26 del D.P.C.M. del 2 marzo 2021, ancora vigente, rende obbligatorio il tampone per artisti e maestranze da effettuarsi con esito negativo entro le 48 ore precedenti l’inizio della produzione.
Con l’aggiornamento delle norme di luglio 2021, in base a un recente parere delle Prefetture circa l’utilizzo del GP ottenuto dopo la vaccinazione in sostituzione al tampone, il GP ottenuto con la vaccinazione sostituisce l’obbligo di tampone del D.P.C.M. del 2 marzo.
Non a caso, in tutti le produzioni di eventi viene richiesto l’eventuale GP all’accesso nei cantieri.

Si può chiedere al lavoratore il Green Pass in anticipo?
Il tema è assai delicato e i pareri sono contrastanti.
Il garante della privacy si è espresso spiegando che non è possibile chiederlo in anticipo.
Il garante della privacy si è espresso spiegando che il datore di lavoro non può chiedere ai propri dipendenti di fornire informazioni sul proprio stato vaccinale o copia di documenti che comprovino l‘avvenuta vaccinazione anti Covid-19: tuttavia il GP potrebbe non rientrare in questa casistica dal momento che può essere ottenuto in vari modi come visto inizialmente.
Data la novità della materia il dibattito è tutt’ora in corso e si attendono indicazioni puntuali soprattutto per settori particolari come per il mondo dello spettacolo.

Ma che utilità ha sapere in anticipo se un lavoratore è in possesso o no di GP?
Nel mondo dello spettacolo e degli eventi ha molto senso. Considerando che la maggior parte della produzione di eventi è “temporanea e mobile” e le tempistiche di attuazioni sono davvero ristrette (gli eventi non sono fabbriche fisse dove gli operatori all’interno sono sempre gli stessi), sapere chi è in possesso di GP e chi no mette l’organizzatore nella condizione di sapere cosa e come organizzare le attività, per esempio organizzando un presidio di verifica dei lavoratori per tramite di tamponi.

Cosa fare con i lavoratori che non si vogliono vaccinare?
Il dibattito è apertissimo e oscilla tra le ragioni dell’art. 32 della Costituzione, che renderebbe possibile imporre per legge l’obbligo di vaccinazione ai lavoratori, e il fatto che una legge in tal senso al momento esiste solo per il personale sanitario.  Qui  un articolo di Gianluca Spolverato che ha affrontato in maniera perfetta il tema.

Come faccio a essere certo che il Green Pass sia in corso di validità?
Il Governo italiano ha rilasciato la specifica app “VerificaC19” per verificare la validità del GP tramite la lettura del QR Code.
Per essere certi della validità sarebbe necessario verificare che l’identità della persona sia la stessa del GP. La stessa app riporta la necessità di confrontare il GP “con quelli di un documento di identità valido”.
E qui nasce un nuovo problema.

Possiamo verificare l’identità delle persone?
Il problema, ampiamente dibattuto, è stato risolto da una circolare del 10 agosto 2021 a firma del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno dove si precisa, in via definitiva, che il controllo dell’identità non è in capo all’organizzatore dell’evento / gestore del locale ma solo ed esclusivamente a “pubblici ufficiali”.

Come funziona per i minorenni?
L’obbligo di certificazione verde per accedere a locali ed eventi scatta dai 12 anni, ovvero l’età a partire dalla quale è possibile vaccinarsi contro il Coronavirus. Ciò vuol dire che i minori dai 12 ai 17 anni possono ottenere il GP proprio come i maggiorenni, con le stesse modalità: tampone negativo, certificato di avvenuta guarigione, o vaccino.
Più articolate le regole per i minori sotto i 12 anni. L’età minima per ottenere il GP è 2 anni, ma fino ai 6 anni non è necessario fare il tampone per richiedere la certificazione. Dai 6 anni in poi, invece, per il GP serve un tampone negativo o la certificazione di avvenuta guarigione. Fino al compimento dei 12 anni, in ogni caso, il GP resta un documento facoltativo, non obbligatorio per accedere a tutta quella serie di luoghi o attività in cui è richiesto. Per gli spostamenti internazionali le regole variano a seconda del Paese.

Green pass e minorenni: le regole

  • 0-2 anni: Green pass non obbligatorio e non è possibile farne richiesta;
  • 2-6 anni: Green pass non obbligatorio, ma è possibile farne richiesta;
  • 6-12 anni: Green pass non obbligatorio, ma è possibile ottenerlo con tampone negativo o certificato di avvenuta guarigione
  • 12-17 anni: Green pass obbligatorio per locali ed eventi. È possibile ottenerlo con tampone negativo, certificato di avvenuta guarigione, o vaccino.

Green Pass per lo spettacolo: abolire capienze e prenotazioni nominali perché diventi una vera opportunità 
Il Green Pass nasce con l’obiettivo di “tornare alla normalità”. In tempi non sospetti si parlava di luoghi in cui sarà possibile accedere solo se “immuni”, di eventi cioè dedicati solo agli “immuni”. Insomma una grande opportunità, soprattutto per gli eventi! Peccato che la realtà preveda eventi solo per “immuni” ma con capienze sempre ridotte.
Sì, è vero, le capienze sono state aumentate ma riorganizzare una platea in pochi giorni è impossibile. E comunque è ancora obbligatorio rimanere seduti e con posti assegnati nominalmente.
Peraltro, molti giovani e giovanissimi che sono una gran bella fetta di pubblico non possono o non hanno ancora il GP da vaccinazione avvenuta. Non a caso, le vendite dei biglietti di artisti / eventi dedicati ai più giovani nell’immediato si sono “drammaticamente” fermate.
L’Italia dello spettacolo e degli eventi ha osservato con grande favore a cosa succedeva fuori dai confini nazionali e a tal proposito ci sono due esempi eclatanti: l’Inghilterra con i sold out in full capacity e il Lollapalooza a Chicago (USA) dove l’accesso era consentito solo se vaccinati o “tamponati” e nessun obbligo di posti a sedere e pre-assegnati.
In particolare è dimostrato che il Lollapalooza non ha nulla a che fare con l’aumento dei casi a Chicago, come confermato dalla Dottoressa Allison Arwady (Public Health Commissioner).

Cosa cambia rispetto all’Italia è abbastanza chiaro.
Il Green Pass e la sua adozione sono una grande opportunità mal gestita e chi lavora nel settore si trova per l’ennesima volta a dover constatare che esiste una cultura di serie A e una di serie B.

Come renderla una gran bella opportunità?
Presto detto. Green Pass per tutti gli eventi che consenta di tornare a lavorare a capienza “piena” e senza obbligo di sedute, e per chi non è vaccinato (perché troppo giovane o perché non può fare vaccinazione per questioni sanitarie) tamponi gratuiti fuori dagli eventi con un bel progetto ministeriale di rilancio della cultura, degli eventi, del turismo culturale nei musei. Esattamente come stanno facendo gli stati che credono che la cultura sia un bene primario.