Venerdì 13 maggio, presso lo Spazio Dumbo a Bologna, si è tenuto il convegno “Piattaforme cooperative: Visioni, imprese e politiche per lo sviluppo”.

Il convegno è stato promosso da Legacoop Emilia-Romagna, Fondazione Centro Studi Doc e AlmaVicoo e Rete Doc in collaborazione con Coopfond, Innovacoop nodo territoriale Pico, Fondazione Barberini e Vicoo Platform.

Durante l’incontro si è parlato di tutela del lavoro, innovazione e responsabilità verso il territorio raccontando esperienze, imprese e progetti legati a piattaforme cooperative. Modelli di impresa alternativi alle logiche estrattive delle grandi piattaforme, sperimentazioni che stanno crescendo per dare risposta a bisogni e a esigenze di maggiore equità.

L’interesse e l’affermarsi delle piattaforme digitali ci riporta nell’anno zero della cooperazione. Ora che tanti operatori del digitale sono alla ricerca di modelli organizzativi orizzontali ed equi, le cooperative si rivelano come modelli innovativi e rappresentano il rilancio della cooperazione e dei suoi valori – racconta Chiara Chiappa, presidente Fondazione Centro Studi Doc – Le cooperative sono infatti piattaforme ante litteram perché da sempre sono organizzazioni democratiche per la condivisione di valori, saperi, economie, lavoro”.

Si è iniziato, infatti, a parlare di “Piattaforma cooperativa” nel 2014 per indicare un modo per contrastare attraverso la proprietà condivisa il potere delle grandi piattaforme digitali della sharing economy. Oggi l’espressione racconta un ecosistema cooperativo composito e internazionale che riunisce attori molto diversi tra loro per provenienza e obiettivi.

Alla tavola rotonda sono intervenuti Elisabetta Gualmini, europarlamentare Pd, Rita Ghedini, Coordinatrice Gruppo di Lavoro della Direzione Nazionale di Legacoop, Giuseppe Guerini, Presidente CECOP e Giusella Finocchiaro, docente di Diritto Privato e Diritto di Internet. I lavori sono stati aperti da Piero Ingrosso, vicepresidente di Alma Vicoo e dagli interventi di Erika Capasso, presidente della Fondazione Innovazione Urbana, Simone Gamberini, direttore generale di Coopfond e Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna.

Dopo anni che il dibattito sulle piattaforme cooperative si svolge soprattutto all’estero, era giunto il momento di confrontarsi su questo tema anche in Italia e per farlo non poteva esserci luogo migliore di Bologna, visto che l’Emilia-Romagna è un punto di riferimento in tutto il mondo per il suo ecosistema cooperativo – spiega Francesca Martinelli, Direttrice Fondazione Centro Studi Doc e organizzatrice del convegno – Con questo convegno abbiamo voluto dare una spinta a favore dell’uso delle piattaforme e delle nuove tecnologie anche nel movimento cooperativo italiano, che è da sempre un terreno fertile per i percorsi innovativi”.

Oltre alla parte teorica che ha visto gli interventi di Vanni Rinaldi di Legacoop Nazionale, Nandini Chami di IT for Change, Flaviano Zandonai del Gruppo Cooperativo CGM e Francesca Martinelli, il convegno si è concluso con una serie di pitch di piattaforme cooperative che hanno raccontato le loro esperienze e mostrato che anche nel mondo cooperativo è possibile usare tecnologie e piattaforme in modo proattivo. In particolare, hanno partecipato Ana Aguirre di Tazebaez e Mondragon Tech Academy, Riccardo Carboni di CoTaBo, Alessandro Rocchi di Fairbnb, Daniela Furlani di Doc Creativity, Simone Di Giulio di Robinfood, Damiano Avellino di Elemental Studio, Mario Di Nauta di Almacube e Vicoo Platform.